Scultore italiano. La tomba di Clemente IV, ora custodita nella chiesa di San
Francesco a Viterbo e realizzata tra il 1271 e il 1274, portava la sua firma
(che oggi non è più leggibile). In essa fu declinata per la prima
volta la decorazione cosmatesca (V. COSMATI)
insieme al carattere gotico dell'architettura, mentre per il volto del papa
l'artista si valse di uno spiccato realismo. La critica è largamente
concorde nell'identificarlo con l'
Odorico che firmò la
pavimentazione cosmatesca del coro di Westminster e, nella stessa chiesa, come
il
Petrus civis romanus autore della tomba di Edoardo il Confessore. Si
sa inoltre che fu collaboratore di Arnolfo (V. ARNOLFO DI
CAMBIO), forse già nella realizzazione del sepolcro per il
cardinale de Braye in Orvieto, sicuramente per il ciborio (1285) di San Paolo
fuori le Mura a Roma, firmato dallo stesso Arnolfo
cum suo socio Petro.
Nella capitale
P. lavorò anche come mosaicista (seconda
metà XIII sec.).